IL TERRITORIO

 

  I° Itinerario: Da Castel di Tusa a Tusa tra arte e natura

La nostra scoperta dell’ “altra Sicilia” parte da Castel di Tusa199703_121341031274759_100001965882576_149296_1481076_n che può essere considerata la porta d’ingresso di questo territori incontaminato. La bellissima spiaggia ed il porticciolo dei pescatori inserite in una dolce insenatura naturale dominata dal trecentesco Castello di San Giorgio sono solo alcune delle numerose attrazioni turistiche di cui gode il borgo marinaro. Caratterizzata da una quiete rilassante, Castel di Tusa offre apprezzabili servizi come, strutture balneari attrezzate e un l’albergo-museo d’arte Atelier sul mare, particolare ed unico al mondo poiché ogni stanza è stata progetta e realizzata da artisti diversi quali Cuticchio, Nagasawa ecc. Evento degno di nota è la Sagra del Pesce Azzurro, la sagra siciliana più antica, che viene organizzata e riproposta ogni anno nella prima settimana di agosto e raccoglie numerosi turisti e villeggianti. Proseguendo nell’itinerario di viaggio, si imbocca la strada che porta a Tusa. homeDa subito salendo si è immersi nella natura antistante dove tra ulivi millenari, tra i più antichi di Sicilia, di imperitura memoria e una interessante macchia mediterranea, la presenza umana sembra inserirsi armoniosamente. Lungo detta strada si ha la possibilità di sostare presso il Parco Archeologico di Halaesa Arconidea, custode dei resti dell’antica città che risale al IV secolo a.C., e visitare il museo. Quindi si procede verso Tusa, città collinare ricca di un interessante patrimonio architettonico con un particolare attenzione alla Chiesa Madre ed al piccolo centro storico, all’interno del quale è possibile assaporare nelle tipiche osterie locali i piatti della tradizione gastronomica. Particolare rilevanza è attribuita, altresì, alla festa della Madonna dell’Assunta, organizzata il 15 agosto di ogni anno, alle processioni della settimana santa ed alla Sagra dell’olio d’oliva del 10 agosto, evento simbolo dell’ illustre tradizione di questo 1497620_10202711923700586_1404409907_nluogo. Nei tramonti estivi affacciandosi dal Belvedere è possibile cogliere con uno sguardo la bellezza circostante, dal verde chiaro della campagna tusana fino al blu intenso del mare dove in alcune giornate sembrano toccarsi con mano le isole dell’ arcipelago eoliano Alicudi e Filicudi . A ponente si vede ergere la grandiosa rocca di Cefalù che dista da Tusa poco meno di 30 km. mentre a levante i riflessi del sole illuminano la Piramide di Mauro Staccioli 38° Parallelo opera del circuito artistici Fiumara d’Arte di Antonio Presti. Per gli amanti della natura, inoltre, è possibile fare piacevoli passeggiate nel bosco di Tardara, luogo ricco di frassini da manna.

 

II° Itinerario: La Valle dell’ Halaesa

22655213Partendo da Castel di Tusa e percorrendo in salita l’antico fiume Alaisos, oggi Tusa ci si immette della Valle dell’ Halaesa cosi detta con riferimento all’antica città greco-romana di Halaesa Arconidea, che tanta importanza ebbe nella storia di questi luoghi da assumere da riferimento per tutto questo antico distretto. Una valle ricchissima di storia, per secoli contesa tra i grandi potentati della zona per via dei transiti commerciali tra l’interno dell’ Isola e la costa tirrenica, oggi la vallata si presenta suggestiva al visitatore per il suo assetto geomorfologico . Dai ripidi contrafforti che si ergono a sinistra della valle, a tratti argillosi e brulli, in altri lussureggianti di vegetazione si giunge al centro l’abitato di Pettineo, attorno uliveti e agrumeti fanno da cornice naturale al piccolo borgo su cui dominano i ruderi dell’ antichissimo torrione medievale. Passata nei secoli sotto il controllo di diverse famiglie feudali, Pettineo conserva diverse testimonianze del casa-migliacapassato come il quattrocentesco Castello di Migaido, tipico esempio di incastellamento rurale e rara testimonianza ancora viva di architettura feudale. Questo fortilizio, per ragioni di controllo della viabilità naturale e difesa del confine della Contea di Geraci , nacque su una collinetta che domina la valle. Da Pettineo l’itinerari può proseguire nel lato sinistro della Valle fino a arrivare al centro abitato di Motta d’Affermo, ricchissimo di storia e di bellezze naturali circondata da alberi di ulivi e di nocciole mentre a destra i pendii sono meno scoscesi e dalle piaghe emergono le terrazze naturali su cui giacciono, in primo piano le rovine di Halaesa, e più in alto l’abitato di Tusa; Da questa parte a dominare la scena è i colore verde chiaro dei boschi di olivi.

Castel%20di%20Lucio%20ME%200017aSalendo sempre di più il paesaggio comincia a mutare, assumendo le tipiche caratteristiche da zona montana. Le coltivazioni arboree vengono sostituite da distese a pascolo dove a predominare è l’ allevamento semibrado condotto da piccole aziende zootecniche dedite la produzione di prodotti derivati dalla trasformazione del latte, in particolar modo delle provole, entriamo cioè nel territorio di Castel di Lucio di cui è famosa la provola anche detta Caciocavallo dei Nebrodi.

III° Itinerario: Da Castel di Tusa a Santo Stefano di Camastra

19316535Percorrendo da Castel di Tusa verso Messina il litorale tra una flora lussureggiante della macchia mediterranea si giunge al il piccolo borgo di pescatori di Torremuzza dove è possibile ammirare la torre del XIII° secolo e la bellissima spiaggia e sede di un’altra delle opere d’arte di Fiumara d’Arte: “Finestra sul Mare” di Tano Festa. Poco distante si entra nella piccola frazione marinara di Margi mentre a monte in contrada Colonna si possono ammirare nella loro austera bellezza le antiche dimore ottocentesche volute dall’ aristocrazia amastratina. Si giunge quindi a Santo Stefano di Camastra Città delle Ceramiche, famosa nel mondo proprio per le sue “opere d’arte” e per i suoi artigiani che, ancora oggi, lavorano la creta con tecnologie moderne, ma con metodi nuovo-5antichi. Percorrendo la Via Vittoria troviamo dislocate una miriade di botteghe e negozietti dediti la vendita della ceramica, mentre insegne e decoro urbano sono rigorosamente opera dell’ artigianato locale. Degni di nota i due musei ubicati in due delle più belle dimore gentilizie della cittadina. Paliamo cioè dei musei della ceramica di Palazzo Trabia e Palazzo Armao. In alto si erge il Santuario del Letto Santo meta di pellegrinaggio in occasione della Festa omonima che si tiene la seconda domenica di Settembre.

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